Responsabilità dei professionisti in materia di antiriciclaggio: sanzioni da rivedere
06/10/2014
Rimodulare l’impianto sanzionatorio del D.lgs.
231/2007 relativo alla responsabilità dei professionisti in materia di
antiriciclaggio. E’ questa la richiesta avanzata nei giorni scorsi dal
Consiglio nazionale dei dottori commercialisti al Ministero dell’Economia.
A ribadirlo,
ieri, è stato lo stesso Consiglio nazionale attraverso un comunicato che
riferisce gli esiti dell’incontro tenutosi lo scorso 30 settembre presso il
Ministero dell’Economia per la revisione del sistema sanzionatorio della
normativa antiriciclaggio.
Il tavolo,
promosso dal sottosegretario all’Economia Enrico Zanetti, ha costituito
l’occasione per raccogliere le valutazioni dei diversi soggetti coinvolti dalla
disciplina del D.lgs. 231/2007.
Dal confronto –
osserva il CNDCEC – è emersa chiaramente la convergenza di tutti gli interlocutori presenti (Dipartimento
del Tesoro, Banca d’Italia-U.I.F., Ministero della Giustizia, Guardia di
finanza, Commercialisti e Notai) sulla necessità di un attento ripensamento delle disposizioni vigenti in materia
di sanzioni, “ritenute da
tutti sproporzionate ed inefficaci”.