06/05/2014
Nulla da fare, Il Tar del Lazio non ha accolto la richiesta di sospensiva avanzata dal Consiglio nazionale degli Architetti e quindi dal 30 giugno i professionisti e le imprese dovranno dotarsi di Pos e consentire al cliente che lo chieda, il pagamento dell’acquisto di prodotti e prestazioni di servizi attraverso il bancomat. E questo a partire da un importo di 30 euro.
Secondo il Consiglio Nazionale Architetti si tratta di una norma vessatoria e costosa in quanto il contrasto dell’evasione fiscale può essere raggiunto attraverso pagamenti tracciati (bonifico o assegni) senza obbligare i professionisti ad attivare Pos costosi da installare e utilizzare, stante il divieto - ex articolo 15, comma 5, quater, Dl 179/2012 - di richiedere un sovrapprezzo legato all'utilizzo di un determinato strumento di pagamento.
Secondo il Tar del Lazio, sezione terza ter, con l'ordinanza numero 01932/2014 depositata il 30 aprile la norma non evidenzia eccessi di potere tali da giustificare la sua sospensione in via cautelare ma solo un costo economico di certo non irreparabile.