06/12/2014
Dichiarazioni d’intento, obblighi dimezzati. Ma solo per il futuro. Il decreto legislativo sulle semplificazioni (175/14) trasferisce su «pochi» (gli esportatori abituali) gli obblighi di comunicazione che la norma vigente fino al 31/12/2014 pone, invece, a carico di «tanti» (i fornitori dei citati esportatori abituali). Fino a quando non sarà emanato il provvedimento del direttore dell’Agenzia, si dovrà procedere, però, con le vecchie regole. La prima novità è inserita nell’art. 1, co.1, lett. c), D.L. n.746/83 che, nella nuova formulazione carica direttamente sull’esportatore abituale l’onere di trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione d’intento e aggiunge quello di consegnare al proprio fornitore, oltre alla citata dichiarazione, anche la relativa ricevuta di presentazione all’Agenzia. Dal lato del fornitore, poi, la modifica all’art.7, co.4-bis, del D.Lgs. n.471/97 (questo l’aspetto più importante della novella), assorbe le pesanti ripercussioni sanzionatorie (dal 100% al 200% l’imposta) che oggi si abbattono sul fornitore in caso invio con dati incompleti, inesatti, omissione o ritardo (caso non così remoto).