27/11/2014
Stop al reato di omesso “pagamento” dell’Iva. Ma per le violazioni commesse prima dell’entrata in vigore del decreto resteranno comunque le sanzioni ammministrative previste per i mancati o ritardati versamenti d’imposta.
È uno degli interventi contenuti nella parte della bozza di DLgs attuativo della delega fiscale relativo alla revisione del sistema sanzionatorio.
La bozza del decreto legislativo stabilisce però che si applichi comunque la sanzione amministrativa pari al 30% dell’importo non versato (percentuale che è possibile ridurre con il ravvedimento operoso). Niente da fare, invece, per il reato di omesse ritenute che, come aveva anticipato la risposta del Mef al question time in commissione Finanze della Camera il 13 novembre, non sarebbe stata oggetto di depenalizzazione. La versione finale del Dlgs che arriverà sul tavolo del CdM dovrà sciogliere i nodi sulla soglia da cui sarà reato la dichiarazione infedele (per ora sembrerebbe più accreditata l’ipotesi di un aumento da 50mila a 200mila euro) e per l’utilizzo di false fatture (la rilevanza penale dovrebbe scattare sopra i mille euro).