25/11/2014 Il fatto che siano in corso di approvazione (ma non si sa quando) tre provvedimenti destinati a incidere sulla detenzione illecita di attività all’estero non aiuta contribuenti e professionisti a prendere decisioni consapevoli. L’unico dato quasi certo è che se il Parlamento approverà il disegno di legge sulla collaborazione volontaria, l’istanza dovrà essere presentata entro il 30 settembre 2015. Considerata la complessità della procedura e il numero di soggetti coinvolti, si tratta di una data, però, troppo vicina. Il DDL di stabilità prevede poi una radicale modifica del “ravvedimento operoso” (che sarà chiamato “adempimento volontario”); un metodo di deflazione del contenzioso, in concorrenza con la collaborazione volontaria, che ha il vantaggio di poter essere utilizzato per tutti i periodi d’imposta ancora accertabili e anche dopo la notifica di processi verbali, purché prima della notifica dell’accertamento. La collaborazione volontaria consente, se definita in sede di adesione dell’invito al contraddittorio, sconti sulle sanzioni non previsti dall’adempimento volontario. In particolare, la riduzione della sanzione di base al 75% del minimo edittale, il dimezzamento della sanzione minima per la violazione del quadro RW, la non applicazione del raddoppio dei termini per l’accertamento dei redditi evasi se le attività sono in Paesi black list che hanno tempestivamente firmato un accordo di scambio d’informazioni e il contribuente si attiene a una serie di adempimenti miranti a garantire una maggior trasparenza. Inoltre consente la depenalizzazione dei reati tributari e la non applicazione delle sanzioni per l’autoriciclaggio per le condotte poste in essere fino al 30 settembre 2015, mentre l’adempimento volontario consente solo una riduzione della pena, per i reati tributari, senza alcun cenno al reato di autoriciclaggio. Per contro, mentre l’adesione all’invito al contraddittorio che sarà notificato in sede di collaborazione volontaria deve riguardare l’intero contenuto dell’invito, l’adempimento volontario potrà riguardare anche singoli rilievi.
Il fatto che siano in corso di approvazione (ma non si sa quando) tre provvedimenti destinati a incidere sulla detenzione illecita di attività all’estero non aiuta contribuenti e professionisti a prendere decisioni consapevoli. L’unico dato quasi certo è che se il Parlamento approverà il disegno di legge sulla collaborazione volontaria, l’istanza dovrà essere presentata entro il 30 settembre 2015. Considerata la complessità della procedura e il numero di soggetti coinvolti, si tratta di una data, però, troppo vicina. Il DDL di stabilità prevede poi una radicale modifica del “ravvedimento operoso” (che sarà chiamato “adempimento volontario”); un metodo di deflazione del contenzioso, in concorrenza con la collaborazione volontaria, che ha il vantaggio di poter essere utilizzato per tutti i periodi d’imposta ancora accertabili e anche dopo la notifica di processi verbali, purché prima della notifica dell’accertamento. La collaborazione volontaria consente, se definita in sede di adesione dell’invito al contraddittorio, sconti sulle sanzioni non previsti dall’adempimento volontario. In particolare, la riduzione della sanzione di base al 75% del minimo edittale, il dimezzamento della sanzione minima per la violazione del quadro RW, la non applicazione del raddoppio dei termini per l’accertamento dei redditi evasi se le attività sono in Paesi black list che hanno tempestivamente firmato un accordo di scambio d’informazioni e il contribuente si attiene a una serie di adempimenti miranti a garantire una maggior trasparenza. Inoltre consente la depenalizzazione dei reati tributari e la non applicazione delle sanzioni per l’autoriciclaggio per le condotte poste in essere fino al 30 settembre 2015, mentre l’adempimento volontario consente solo una riduzione della pena, per i reati tributari, senza alcun cenno al reato di autoriciclaggio. Per contro, mentre l’adesione all’invito al contraddittorio che sarà notificato in sede di collaborazione volontaria deve riguardare l’intero contenuto dell’invito, l’adempimento volontario potrà riguardare anche singoli rilievi.
