22/01/2015
Possibile riduzione del prelievo fiscale solo sulle Cfc (Controlled foreign companies) residenti in alcuni Paesi black list che usciranno dall’elenco ma non in quelli attualmente white list. La legge di stabilità 2015 interviene a modificare, a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014, l’impianto originario della disciplina sulle controllate estere, riformulando i criteri per individuare le imprese residenti o localizzate in Stati o territori a fiscalità privilegiata. La legge di stabilità 2015 va a integrare l’art.167, co.4, del Tuir, specificando che si considera sensibilmente inferiore a quello applicato in Italia un livello di tassazione sotto il 50%. La nuova norma, peraltro, precisa che si considerano in ogni caso privilegiati i regimi fiscali speciali che consentono un livello di tassazione inferiore al 50% di quello applicato in Italia (sebbene previsti da Stati che applicano un regime generale di imposizione non inferiore al 50 % di quello italiano). L’elenco di tali regimi fiscali speciali sarà individuato con provvedimento delle Entrate ma non sarà tassativo: saranno considerati a regime fiscale privilegiato tutti i regimi speciali che consentono un livello di tassazione inferiore al 50%. La nuova lista dei paradisi fiscali non avrà impatti sulla disciplina Cfc prevista dall’art.167, co.8-bis Tuir.