15/12/2014
Cancellazione dei crediti inesigibili dal bilancio solo con atti perfezionati entro il 31 dicembre che trasferiscano tutti i rischi. Con l’approssimarsi della fine dell’anno parte la rincorsa delle imprese verso la pianificazione fiscale. Per la deduzione delle perdite su crediti, possibilità più ampie si generano grazie alla norma sulla cancellazione dei crediti e dalla nuova versione del documento Oic 15. Entro fine anno, da chiudere anche eventuali operazioni per uscire dal regime delle società non operative o il recupero di costi non dedotti nel 2009 ma vanno anche programmati gli eventuali investimenti per sfruttare il credito d’imposta introdotto dal D.L. n.91/14. Vediamo nel dettaglio. Con il bilancio 2014, vanno a regime le nuove disposizioni civilistiche previste in materia di cancellazione dei crediti dal principio contabile Oic 15. Le ricadute fiscali della nuova versione del documento sono particolarmente rilevanti e vanno analizzate con cura da parte delle imprese che detengono crediti inesigibili per i quali non sono applicabili le deduzioni fiscali da valutazione. Si tratta in particolare di crediti con valore nominale superiore alle soglie del «modesto ammontare» (la soglia è fino a 2.500 euro elevati a 5mila per imprese di grandi dimensioni), verso soggetti non falliti (o spesso neppure fallibili), irreperibili, o per i quali un’azione giudiziaria potrebbe comportare oneri significativi che la fanno ritenere non conveniente.