01/12/2014
La nuova disciplina del raddoppio dei termini prevista dalla bozza del decreto delegato potrebbe rendere più appetibile la normativa sul rientro dei capitali perché non consentirà all’amministrazione di contestare eventuali violazioni fiscali, in presenza di reati, per gli anni passati. Secondo il nuovo testo legislativo, il raddoppio dei termini opererà a condizione che la denuncia venga presentata o trasmessa entro la scadenza ordinaria dei termini di decadenza dell’accertamento, ciò ovviamente ai fini sia delle imposte sui redditi, sia dell’Iva. La norma poi, riprendendo le previsioni della legge delega, precisa che sono fatti salvi gli atti di controllo già notificati alla data di entrata in vigore del decreto legislativo. Questa previsione potrebbe avere importanti riflessi anche sulle nuove disposizioni sul rientro dei capitali. Infatti uno degli aspetti critici che potrebbero rendere poco conveniente il rientro dei capitali attiene i casi in cui le somme detenute all’estero siano frutto di evasioni costituenti reato tributario.